La caduta di Granada (quadro di Carlos Luis Ribera y Fieve)
Djerba, Almeria, Malaga
Con Kamal Alì
Mentre si trovava a navigare nel Mediterraneo centrale Kamal Alì veniva contattato dagli emissari mori che governavano l'isola di Djerba e richiedevano il suo intervento per combattere gli spagnoli.
Kamal Alì si riportava sulle coste andaluse dove la sua carriera era cominciata quasi vent'anni prima, bombardava i porti di Almeria e di Malaga e intanto trasportava con le sue imbarcazioni in Nord Africa musulmani ed ebrei in fuga dalla Spagna.
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Dopo il 1492, infatti, i cristiani, i cavalieri e i borghesi dall'antico regno di Granada si associavano, quasi ogni anno, con i capitani delle navi per inviare attacchi lungo il litorale di Barberia; le chiamavano cabalgadas (scorrerie) riprendendo esattamente il nome delle incursioni della cavalleria oltre frontiera.
Si ha notizia, proprio nel 1506, che uno di loro, Lorenzo Zafra, era tornato con trentadue prigionieri e trecento capi di grossa taglia; dopo la divisione tra il bastimento e i finanziatori, dal momento che alcuni vi avevano investito somme molto modeste, diversi schiavi venivano divisi tra quattro o cinque abitanti di Malaga o dintorni.