in navigazione nel mar mediterraneo nel quindicesimo secolo
Bastarda |
Grossa Galea di forma rotonda, con ampia poppa. |
Bastardella |
Galea minore della bastarda e maggiore della sottile. |
Bastimento |
Nome generico di tutti i galleggianti grandi e piccoli, esclusi quelli che comunemente si chiamano barche, pontati, destinati alla navigazione mediante le vele o sistemi meccanici di propulsione. |
Bayon |
Sorta di bastimento turco. |
Brigantino |
piccolo bastimento sottile da scorta, a vele latine e a remi, con 12 o 14 banchi. |
Brulotto |
Bastimento fabbricato a disegno per essere caricato di fuochi lavorati, e condotto a portare l’incendio, in tempo misurato, tra le navi o nei porti del nemico. |
Caicco |
Pare che questo termine sia stato usato sulle galee per designare una piccola barca a remi che esse tenevano a bordo. In tempi recenti, battello a remi, leggero e sottile, usato sul Bosforo per il trasporto delle persone. E' la gondola del Bosforo. |
Caracca |
Grande nave, prevalentemente genovese o portoghese, da carico e da guerra, con due o tre alberi, due castelli a prua e a poppa, e qualche cannone, per i viaggi verso le Indie e le Americhe. |
Caramussale |
Sorta di vascello quadro da mercanzie, con poppa assai alta. Usato dai Turchi nel sec. XVII |
Caravella |
Veliero leggero e veloce, usato soprattutto da Portoghesi e Spagnoli nei secoli XV e XVI, per la guerra e per il traffico, a tre o quattro alberi con castelli a prora e a poppa. Secondo la tradizione, le caravelle con cui Colombo compì le sue navigazioni, avevano tre alberi verticali e il albero di bompresso. L'albero di maestra, molto più alto degli altri due, portava due vele quadre, l'albero di trinchetto una vela quadra, e quello di mezzana una vela latina. Il bompresso, molto rialzato sosteneva la vela di civada. |
Chiatta |
Galleggiante di forme ampie, a fondo piatto, per rimorchio all'interno dei porti o in brevi navigazioni costiere, per il trasporto di merci e materiali. |
Cocca (Goke per i turchi) |
Grande bastimento medievale a forme rotonde, di alto bordo, a più di un ponte, con stazza di 1000-2000 tonnellate. Era attrezzata con alberi a vele quadre. Si può dire che nel Mediterraneo fu la progenitrice dei grandi velieri a vele quadre, come galeoni e vascelli. Era usata per trasporto di merci, ma a volte era armata per la guerra. Si dava lo stesso nome alla vela quadra tipica delle cocche. La Cocca, oltre ad adottare il nuovo timone assiale, univa alle vele quadre due attrezzature che ne miglioravano nettamente il rendimento: la "bolina", che permetteva di spostare la parte inferiore della vela per stringere meglio il vento; e l'albero di bompresso, che ne facilitava ulteriormente la manovra |
Feluca |
Bastimento di piccolo cabotaggio, pontato, con una vela latina, a volte con una seconda vela latina più piccola all’estrema poppa (mezzanella) e il polaccone: da 30 a 50 ton. |
Fregata |
Palischermo più piccolo della feluca, senza coperta, con una vela latina, guidato da otto o dieci uomini, velocissimo, addetto al servizio delle navi maggiori. |
Fusta |
Galea composta da pochi banchi di rematori |
Galea |
Bastimento sottile, di circa 50 metri di lunghezza, largo circa 7, con due metri di pescaggio. Aveva da uno a due alberi a vele latine (raramente 3), e da ciascun lato da 25 a 30 banchi per la voga, che per esso era il sistema di propulsione più importante. Fino alla metà del Cinquecento usò remi sensili, cioè ad un sol vogatore: due o tre di tali remi, appoggiati a scalmi ravvicinati, per ogni banco di ciascun lato (perciò due o tre uomini per banco). Si ebbero così rispettivamente la galea bireme, la trireme e la quadrireme. Nel Cinquecento ai remi sensili furono sostituiti remi a scaloccio, uno per ogni banco di ciascun lato, maneggiato da 3 a 5 vogatori. Dato l’impiego tattico, la sua artiglieria era sistemata per il tiro in caccia, e consisteva in un cannone posto all’estremità prodiera della corsia (cannone di corsìa o corsiero), di altri quattro cannoni posti lateralmente al primo, e di varie altre piccole bocche da fuoco sui fianchi. Lo stato maggiore della galea era formato di ufficiali cui era riservata la condotta del combattimento, che erano al tutto ignari dell’arte e dei servizi nautici, ai quali erano addetti il comito, i sottocomiti e un reparto di gente di mare. L’uso delle armi era affidato a un reparto di soldati e di bombardieri; e alla voga era destinata la ciurma. Le galee erano unità da linea e formavano il grosso di una forza navale: si avvicinavano al nemico, in linea di fronte, facendo fuoco con le artiglierie e mirando ad un sollecito arrembaggio. Per avere la massima facilità di evoluzione, senza la soggezione al vento, questi bastimenti, nel prendere l’assetto di combattimento, imbrogliavano o ammainavano le vele, e si avvicinavano al nemico con i soli remi. |
Galeazza |
Bastimento a vela e a remi, che prese forme definitive nella seconda metà del Cinquecento. Era d'alto bordo, con casseretto e castello, attrezzato con tre alberi a vele latine e il bompresso. Aveva il ponte di coperta e il suo palamento consisteva in 32 banchi sottostanti a quel ponte, con remi a scaloccio. Pertanto il ponte di coperta era libero per la manovra delle vele e poteva portare una batteria di grossi cannoni (circa 36) e altri minori installati sui fianchi. La galeazza, imitazione della galea da traffico con la sua attrezzatura e l'alto bordo, fu il coronamento degli sforzi per mettere le galee in grado di meglio opporsi al crescente predominio della nave a vela. |
Galeone |
Veliero da guerra le cui forme e attrezzature nacquero dalle esigenze della navigazione oceanica. Fu il tipo di costruzione navale che dette origine al vascello di linea. Era più grande della galeazza, alto di bordo, con due ponti e i due castelli di prua e di poppa. I più grandi ebbero quattro alberi verticali: il trinchetto e la maestra a vele quadre (bassa vela e gabbia), la mezzana e la mezzanella a vele latine. Una coffa per ogni albero. Inoltre le vele quadre di civada al bompresso. La batteria era armata di 5 o 6 cannoni di grosso calibro per ogni lato, altrettanti pezzi di calibro minore erano installati sul di coperta, e quattro bocche da fuoco di calibro minimo si trovavano su ciascuno dei castelli. |
Galeotta |
Piccolo bastimento da guerra somigliante alla mezza-galea, che navigava quasi sempre a vela, e al bisogno armava una ventina di remi sensili per ogni fianco. Aveva fondo piatto, era priva di albero di trinchetto e l'albero di maestra era armato con vele quadre, mentre l'albero di poppa portava solo una randa. Era munita di due mortai collocati su piastre rotanti. Equipaggio di uomini liberi che adempivano indifferentemente ai servizi marinareschi e a quelli militari. |
Maona |
Tipo di nave turca, somigliante alla galeazza, dal turco ma'una (galea) che deriva dall'arabo ma'un (vaso). Successivamente, grosso barcone di legno o di ferro o di cemento armato, mosso da rimorchiatori o da galleggianti a remi, adoperato nei porti per lo scarico e il carico, fornito talvolta di due lunghi remi. |
Polacca |
Bastimento mercantile del Mediterraneo, costruito come il pinco, con due alberi a pible, e uno di mezzana con coffa e albero di gabbia, e un bompresso corto. |
Schifo |
Piccola imbarcazione leggerissima, stretta e lunga, a un vogatore, fornita di due remi situati sulle scalmiere e fuori del bordo, con sedile scorrevole e senza timoniere. |
Schierazzo |
Bastimento mercantile turco, a vele quadre, usato anche a Venezia nel sec. XVI. |
Sciabecco |
Bastimento da carico, a tre alberi verticali o poco inclinati a prora; il trinchetto e la maestra, a calcese, con vele latine; la mezzana a randa. Secondo le diverse forme dello scafo, lo sciabecco porta un albero di bompresso o un’asta di fiocco, e talvolta ne è privo. |
Tartana |
Bastimento da carico nel Mediterraneo, che ha un solo albero a calcese e una vela latina simile a quella delle galee, guarnita nello stesso modo, con sartie a colonna. Vi si aggiunge davanti un fiocco, che si mura all’estremità della freccia o bittalò. Quando il vento è alquanto forte, le tartane portano una vela quadra che chiamano trevo. Di solito si impiegano per il cabotaggio e la pesca |