La rotta di Kurtog Alì nel settembre 1510
Andros, Skyros, Chios
Con Kurtog Alì
Dopo la sconfitta nel dodecaneso Kurtog Alì disponeva ancora di una flottiglia di nove fuste. Assaliva nottetempo il castello della Moluca sull'isola di Andros causando quattro morti e dodici feriti tra gli occupanti ma riuscendo a rapire ottantotto persone. Fra gli ottomani si registrava la perdita di soli tre uomini ed il ferimento di molti altri.
Kurtog Alì, reduce da un sostanziale successo, donava al governatore turco di Eubea quattro schiavi ottenendo in cambio il diritto di passare da Sarakiniko, sull'isola di Skyros, che era crocevia fondamentale per le traversate nell'alto Egeo.
Sempre nel mese di settembre approdava poi con sei fuste a Chios, controllata dai genovesi, e vi rapiva cento uomini che verranno liberati solo dietro il pagamento di un riscatto, da parte degli isolani, di centomila aspri.
Ritornava a Chios dopo quattro giorni e ordiva un'imboscata in cui schierava sessanta turchi, questi venivano però scoperti e assaliti dalle guardie dell'isola: soltanto tre erano catturati vivi, gli altri venivano uccisi in combattimento "a colpi di schioppetto, di balestra o d'arco", anche se la maggior parte sarebbe morta annegata mentre tentava di fuggire.