Port-Cros, nelle isole Hyeres
Tunisi, Port-Cros
Con Khayr-ad-din Barbarossa
Nella primavera successiva Khayr-ad-din Barbarossa si trovava nel golfo di Tunisi con quindici fuste e due galee. Dopo aver assistito alla partenza di un altro corsaro di Tunisi, Petro Rais, che salpava dal golfo con sei fuste e due galee (delle quali una catturata ai genovesi) a maggio veniva il turno della squadra del Barbarossa fare vela verso le coste provenzali e giungere per fine mese alle isole di Hyères, con quattro galee, undici fuste, undici barche ed altri natanti.
Come prima operazione catturava delle navi che venivano rimorchiate a Port-Cros per essere disarmate e demolite. Tutto quello che non era utilizzato veniva dato alle fiamme.
Nelle stesse settimane, poco più a sud operava il cavaliere di Rodi Bernardino d'Ornesan che, dopo esser salpato da Marsiglia, sulle coste della Corsica si impadroniva di una barza biscaglina, partita dalla Spagna e diretta a Chios con olio e zucchero nella stiva. La crociera del d'Ornesan proseguiva poi nel canale di Piombino dove affrontava alcune fuste di corsari barbareschi affondando due. Ma il colpo più importante per il cavaliere di Rodi sarebbe avvenuto nei pressi di Porto Ercole dove addirittura otto galeoni venivano depredati lasciando fuggire a terra marinai nemici.