Costantinopoli (ricostruzione digitale)
Costantinopoli
Con Moro di Alessandria
La sensazione dello scontro imminente con i cavalieri di Rodi era sempre più diffusa. Le mire espansionistiche del nuovo sultano Solimano l'avevano portato a prendere Belgrado e ora si apprestava a controllare l'interno mediterraneo orientale. In questo contesto Moro di Alessandria salpava da Costantinopoli con nove galee e sei fuste mentre i cavalieri gerosolimitani coinvogliavano tutti i loro più importanti comandanti alla difesa di Rodi.
---
A Costantinopoli la cartografia iniziava a suscitare grande interesse tra i militari. Ad esempio veniva creata una carta specifica che ritraeva Belgrado: era un piano elaborato di assedio della città, disegnata a colori, con un occhio particolare per i dettagli, rappresentava Belgrado a volo d'uccello alla confluenza dei fiumi Danubio e Sava, con i forti Avala e Zemun in primo piano. Trentaquattro didascalie identificavano le località e identificavano le varie alternative per l'assedio.
Nello stesso anno il cartografo Piri Reis redigeva la prima versione della sua opera fondamentale: il Kitab-ï Bahriyye (il libro del mare). Una versione sommaria e stilizzata, destinata per l'uso della gente di mare, senza grande cura nei disegni, in cui il testo a somiglianza delle antiche guide nautiche, aveva lo scopo di dare consigli pratici alla navigazione. Come dice lo stesso Piri Reis alla fine dell'introduzione: " Dopo che le avevo radunate assieme a Gelibolu nel 927 [1521 cristiano], scrissi le descrizioni (delle coste e dei porti) e in seguito disegnai le carte dei luoghi descritti".
Questa stesura del 1521 comprendeva 132 carte disegnate e colorate in modo impreciso che assieme ai testi dimostravano l'uso pratico del Kitab-ï Bahriyye. Il libro descriveva le coste del Mediterraneo e la maggior parte delle isole di qualche importanza, la trattazione delle differenti parti varia in ampiezza ed esattezza secondo il grado di conoscenza diretta o meno da parte dell'autore, che fece un certo uso dei portolani e degli isolari italiani a lui noti. Le parti descritte in maniera più dettagliata riguardavano le coste e le isole del mar Egeo, sua regione natale. Insieme alle coste del Peloponneso e delle isole Ionie visitate con suo zio Kemal Alì e le coste della Barberia tra Bougie e Tripoli, basi della guerra di corsa.