Piri Reis

Piri Reis


Aprile 1524
(Jumâda Ath-Thânî  930)


Egitto

Con Kurtog Alì


Kurtog Alì era ormai quasi stabilmente costretto a incrociare presso le coste dell'Egitto, nell'Aprile del 1524 veniva segnalato al comando di tre galee e due fuste.

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Negli stessi mesi la rotta per l'Egitto per poco non costava cara al cartografo Piri Reis che, dal suo ritiro di Gelibolu veniva richiamato dal sultano per accompagnare il gran visir Ibrahim Pascià nella terra dei faraoni. Durante la navigazione la flotta era incappata in un fortunale e i marinai, malgrado i tentativi di Piri Reis e del visir di riportarli alla calma, erano nel panico. In questa occasione il cartografo aveva fatto ricorso al suo famoso portolano:
"Ogni qual volta ero in difficoltà facevo ricorso al libro: il frutto della mia conoscenza mi metteva in grado di prendere la giusta direzione. Il nobile pascià capì che secondo il mio libro tutto era determinato; capì che si trattava di un'opera di valore e chiese di esaminarla. Si fece dare l'opera e indicare i dettagli della navigazione; e alla fine comprese come avessi fatto a trovare la giusta direzione. Si rese conto che c'erano le regole della navigazione e le istruzioni per una sicura arte del navigare (...) e disse: - Hai molte qualità e sei un uomo abile; conosci tutte le condizioni del mare, e nel tuo cuore non ignori nulla. Ti auguro ogni bene sì che tu possa essere ricordato alla resurrezione. Devi mettere assieme con cura le carte del libro in modo che siano di aiuto a chiunque le adoperi. Il libro è di un tale valore da meritare un posto nella casa del tesoro. Correggilo e mettilo insieme con cura in modo che lo si possa presentare al signore del mondo. - (...) Vi avevo lavorato prima, ma non era stato perfezionato. Vi spesi tutte le mie energie, feci una bella copia e la conclusi. Grazie a Dio arrivammo alla mèta."
(Piri Reis)