Costantinopoli (ricostruzione digitale)

Costantinopoli (ricostruzione digitale)


Febbraio 1530
(Jumâda Ath-Thânî 936)


Costantinopoli

Con Khayr-ad-din Barbarossa


Khayr-ad-din Barbarossa veniva richiamato a Costantinopoli dal Sultano per assumere il comando della flotta ottomana e quindi il ruolo di ammiraglio (kapudan pascià). Al suo posto veniva nominato viceré di Algeri Hassan Agà, un rinnegato sardo, sequestrato all'Asinara dal Barbarossa molti anni prima.
Khayr-ad-din Barbarossa veleggiava quindi a sud dell'Adriatico, mare nel quale il corsaro Cifuesynam scorreva con quartanta fuste a bordo delle quali si trovavano le truppe per combattere gli imperiali in Austria. Cifuesynam, nel corso delle operazioni, si impadroniva anche di una nave mercantile di Ancona e di alcuni navigli minori veneziani.

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L'argento iniziava ad arrivare in modo stabile dalle Americhe e il pepe e le spezie transitavano attraverso il Mediterraneo. A Costantinopoli, un mercante veneziano, Piero Zen, faceva notare ai turchi che l'"arzento va dove è il piper". Nascevano, in parallelo, le grandi proprietà private, nelle riserve signorili della Grecia o della Rumelia come quella della gran visir Ibrahim Pascià o di Ayas Pascià o di Kasim Pascià. L'impianto feudatario rischiava di compromettere l'edificio dell'aristocrazia fondiaria che, secondo la dottrina dello stato turco, imponeva che tutta la ricchezza nazionale fosse proprietà esclusiva del sultano.