Capo Palinuro
Capo Palinuro
Con Khayr-ad-din Barbarossa
Negli stessi giorni Memmi Rais un albanese rinnegato che militava nella flotta del Barbarossa catturava una galea della flotta imperiale a Brizio Giustiniani. Pochi giorni dopo il corsaro veniva intercettato con la sua galeotta a Capo Palinuro da una flotta dei cavalieri di Malta, comandata da Ugo di Copones che gli scagliava contro le sue cinque galee.
L'inseguimento durava tutto il giorno, finché, grazie anche all'aiuto di Pietro Vasco, il corsaro veniva catturato al tramonto e impiccato all'albero della capitana della galea avversaria perché rinnegato. Settantacinque turchi prigionieri venivano avviati al remo mentre i rimanenti prigionieri (cento rinnegati) erano tutti uccisi.
Il Copones entrava nel porto di Siracusa con al traino le galee Malta, Gozo e Tripoli concesse dall'imperatore Carlo V ai cavalieri. Nella città siciliana prestava, con altri capitani, il giuramento di fedeltà per il feudo di Malta nelle mani del viceré di Sicilia, Ettore Pignatelli, duca di Monteleone.