Il canale di Piombino
Piombino, Algeri
Con Khayr-ad-din Barbarossa
Khayr-ad-din Barbarossa entrava nel canale di Piombino con ventiquattro fuste, sette delle quali si sganciavano e catturavano una barza di Viareggio, diretta a Palermo, della portata di 1300 salme e con merci a bordo valutate in 12000 ducati. I marinai della nave cristiana riuscivano a fuggire a terra.
In seguito i corsari barbareschi riuscivano a impossessarsi anche di una barza francese, carica di zucchero, e di altri due galeoni che trasportavano vettovaglie.
Più a sud, in Calabria, negli stessi giorni, agivano altre quattro fuste della flottiglia del Barbarossa che si appropriavano di due navi che trasportavano formaggi.
A fine mese tutti gli equipaggi rientravano ad Algeri ed il Barbarossa inviava in dono al sultano quindici giovani schiavi, tre leoni e due leopardi.
Nel porto di Algeri la sua squadra contava nove galee e venticinque vele tra fuste e galeotte, ma, nonostante fossero saldamente tutte all'ancora, una tempesta metteva temporaneamente fuori uso un buon numero di navi.
Nel corso di quell'inverno alla difesa di Algeri sono segnalati ben settemila turchi.