Spagna

Con Sinan

Sebbene la stagione fosse avversa Sinan riprendeva il mare per agire sulle coste spagnole con venti navi divise in due squadre. Questo perché nonostante il novembre inoltrato molti nemici dei barbareschi erano attivi.

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A poche decine di miglia di mare, il cavaliere gerosolimitano Guglielmo Bellomo, con un galeone di mille botti e quattrocento uomini a bordo, affiancato da un altro corsaro siracusano, il Montalto (che navigava con un galeone della portata di 1500 salme con 200 uomini a bordo) si muovevano verso le coste della Barberia. I due comandanti cristiani, oltre ai due galeoni, potevano contare anche su una fusta e un brigantino per minacciare l'attività dei corsari turchi nel canale di Sicilia. A Malta era appena stata installata la nuova sede dei cavalieri dell'ordine gerosolomitano e sulla poppa della nave del Bellomo sventolava la bandiera rossa con la croce bianca di Malta poiché a bordo c'era il gran maestro dell'ordine Filippo di Villiers.
Il Bellomo e il Montalto, dopo aver cercato invano di intercettare una nave che da Alessandria si stava dirigendo verso l'isola di Djerba, riuscivano a impossessarsi, a spese degli ottomani, di un galeone e di una galea cariche di frumento, spezie e lino.

 

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