Favignana e Levanzo sullo sfondo
Favignana, Palermo, Siracusa
Con Sinan
Il piano del sultano Solimano era chiaro: impegnare Carlo V nel sud italia per lasciare da un lato campo libero ai francesi di occupare il milanese dall'altro per prepararsi all'assalto a Roma.
Sinan tornava così ad incrociare all'isola di Favignana con cinque galeotte e quattro fuste per poi muoversi verso la costa nord della Sicilia. Nei pressi di Arenella, vicino a Palermo, si impadroniva di una caravella e una barza che portavano merci per un valore di trentamila ducati. Salpava quindi nuovamente e navigava tra Malta e Siracusa.
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Nel mese entrava in contatto anche con le iniziative di Aluft, un corsaro barbaresco che aveva già avuto il comando della retroguardia della flotta Ottomana nelle isole Jonie.
Aluft aveva il comando di cinque vele, tre galeotte e due fuste, quando usciva dall'isola di Djerba e si collegava con altre cinque fuste salpate da Tunisi.
Puntava di nuovo al mar Joniio e, nelle acque albanesi, presso Saseno, intercettava cinque galee della Serenissima. Aluft riusciva ad impadronirsi di due navi, una grossa ed una sottile mentre le altre tre riuscivano, al contrario, a fuggire.
Il colpo era ricco infatti a bordo delle navi catturate erano imbarcati il governatore veneziano di Cipro ed i suoi famigliari. Su di esse si trovavano anche trentamila ducati.