Barbarossa mentre regge il tridente

Barbarossa mentre regge il tridente


Giugno 1533
(Dhul-Qa`da 939)


Taranto, Algeri

Con Khayr-ad-din Barbarossa


Khayr-ad-din Barbarossa ritornava sulle coste italiane e devastava il litorale calabrese. Poi si presentava davanti a Taranto con dodici fuste. I suoi mille uomini scendevano a terra facendo qualche prigioniero e predando del bestiame.
Il Barbarossa rientrava, infine, nelle acque di Algeri per affrontare eventuali attacchi che gli imperiali stavano minacciando. La sua flotta all'ancora era forte di trentacinque fuste e sette galee.
Il suo rivale Andrea Doria intanto perdeva giorni preziosi a Napoli per un ammutinamento del contingente spagnolo, causato dal ritardo delle paghe. Superato il problema si portava poi a Messina per preparare la sua squadra di quindici galee. Qui gli imperiali trascorrevano altri giorni nell'attesa che arrivassero dalle coste della Barberia dodici galee spagnole comandate dal Santa Cruz. Si spostava, quindi, con molto ritardo, alla difesa di Koroni.