La Sicilia nella mappa di Piri Reis
Djerba, Siracusa, Messina
Con Aydin Rais
Aydin Rais si spostava quindi verso sud e ormeggiava a Djerba dove doveva approvvionarsi di razioni di biscotti per l'equipaggio. Si riuniva al Barbarossa e scorreva alla volta di Siracusa conquistando due navi il cui carico era valutato in centomila ducati.
Si spostava quindi al largo di Messina con dodici fuste.
Nella città dello stretto si alternavano anche Andrea Doria, Guglielmo Bellomo, Cristoforo Pallavicini (che aveva appena portato a Koroni la notizia dell'imminente arrivo della flotta cristiana).
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La controffensiva degli imperiali poteva contare intanto sullo spagnolo Santa Cruz che a fine mese imbarcava sulla sua squadra di dieci galee milleduecento vogatori, cento marinai e duemila fanti dirigendosi inizialmente verso Ibiza. Da qui assaliva sulla costa barbaresca la città di One, nei pressi di Tlemcen. Sconfitto in mare Axaba Rais, che tentava invano di resistergli con otto galee ed alcune galeotte, sbarcava a terra. Un suo primo assalto veniva respinto, ma il secondo tentativo riusciva a superare le prime difese. I difensori, che si erano asserragliati nella cittadella, a tale vista si davano alla fuga attraverso una porta murata in precedenza. Sul terreno restavano, fra i nemici, seicento morti ed altri mille mori erano fatti prigionieri.