Il castello di Koroni
Koroni
Con Moro di Alessandria
Lufty Bey richiamava Moro di Alessandria a portare avanti l'assedio di Koroni perché nel porto del Peloponneso stava giungendo Andrea Doria che aveva deciso di rompere gli indugi e muoversi da solo senza più aspettare l'arrivo di Santa Cruz che era impegnato nei dintorni di Tlemcen.
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Andrea Doria collocava il Salviati al centro dello schieramento con sedici galee fra pontificie e dei cavalieri di Malta; Antonio Doria a sinistra con dodici galee di Napoli e della Sicilia; infinve collocava sé stesso al centro con ventisette galee seguito da altre trenta navi (fra cui quattro caracche e tre galeoni) che trasportavano le salmerie e tremila fanti, per lo più spagnoli.
Poi il Doria si incontrava a Zante con il provveditore veneziano che gli dava informazioni sulle forze degli avversari: scopriva così che l'ammiraglio ottomano Lufty Bey aveva il comando di sessanta galee e trenta legni fra fuste e brigantini.