Creta nella mappa di Piri Reis
Creta
Con Moro di Alessandria
Moro di Alessandria si staccava nuovamente dalla flotta e forte di tredici galee, muoveva verso Il Cairo. Giunto all'altezza di Candia, nella zona nord di Creta si trovava di fronte una flotta di dodici galee veneziane che, guidate da Girolamo Da Canal, stavano scortando alcune navi mercantili destinate ad approdare ad Alessandria d'Egitto.
Moro di Alessandria fingeva di credere che le galee battessero abusivamente la bandiera di San Marco e si preparava ad assalirle mentre dal canto suo il da Canal fingeva a sua volta di non riconoscere gli stendardi turcheschi del Moro e accettava di ingaggiare la lotta.
Il Da Canal, col favore delle tenebre si staccava dal resto della sua squadra con cinque galee e faceva accendere su ogni sua nave due fanali, uno a prua ed uno a poppa per fare sembrare più grande il numero dei legni a sua disposizione.
Una volta spuntata l'alba il veneziano non esitava ad investire con grande violenza la flottiglia avversaria. Ne seguiva un scontro cruento in cui veneziani riuscivano a conquistavare la capitana nemica oltre a quattro galee turche, mentre altre due imbarcazioni venivano affondate e le rimanenti disperse.
Durante la battaglia restavano uccisi trecento giannizzeri e mille uomini delle ciurme, mentre altri mille turchi erano fatti schiavi.
Il Moro di Alessandria, che riportava otto ferite in combattimento fra cui una grave al viso, quando vedeva vicina la sconfitta si gettava in mare, ma veniva comunque fatto prigioniero e, riconosciuto, veniva fatto medicare. Più tardi sarà trasportato in Africa con le galee conquistate dal da Canal.
Il segretario dei Pregadi Daniele di Federici, veniva spedito a Costantinopoli per scusarsi a nome della Serenissima dell'accaduto. Mentre la notizia della vittoria suscitava a Venezia grande entusiasmo.