Il cartografo Piri Reis

Il cartografo Piri Reis


Agosto 1501
(Muharram 907)


Sardegna, Marsiglia, Maiorca, Valencia, Andalusia, Cadice, Canarie, Marocco, Tripoli

Con Kamal Alì


Data la stagione favorevole Kamal Alì decideva di restare nel mar Tirreno, scendeva a terra in Sardegna e rapiva altre 1050 persone.
Tornato in mare tentava di impadronirsi di una nave genovese, la Artihac, che però, grazie ad una forte pioggia, riusciva a sfuggire al suo abbordaggio ed a mettersi in salvo a Carry-le-Rouet, presso Marsiglia benché crivellata da numerosi colpi di bombarda.
Kamal Alì si dirigeva quindi verso le isole Baleari e si scontrava con gli spagnoli a Maiorca.
Scorreva quindi sulle coste di Valencia e catturava sette navi lungo il litorale. A bordo di tali imbarcazioni trovava uno strano cappello fatto di piume, una pietra nera presa dagli spagnoli nei Caraibi ed una mappa, utilizzata da Cristoforo Colombo nei suoi viaggi, che ritraeva il nuovo mondo.
Kamal Alì regalava tale carta geografica a suo cugino, il cartografo Piri Reis, membro dell'equipaggio in quella scorreria. Piri Reis inserirà poi proprio questa mappa tra i suoi suoi lavori e ne trarrà lo spunto per creare un famoso portolano che entrerà a far parte di un'opera dedicata alla navigazione.

Dopo l'abbordaggio di Valencia Kamal Alì si muoveva ulteriormente a sud, bombardava i porti andalusi nei quali effettuava sempre frequenti incursioni a terra sia per potersi approvvigionare di vettovaglie che per procurarsi nuovi schiavi.
Non pago puntava quindi verso ovest, attraversava lo stretto di Gibilterra ed entrava nell'Atlantico. Razziava le coste nei pressi di Cadice e le coste dell'Algarve.
Proseguiva quindi verso sud-ovest e giungeva alle Canarie dove i suoi uomini riscontravano una debole resistenza.
Da ultimo Kamal Alì ritornava verso est, passava vicino alla costa atlantica del Marocco, rientrava nel Mediterraneo e si fermava in numerosi porti algerini, proseguiva verso Tripoli e si impossessava di alcune navi corsare genovesi, qui portatesi non solo per la ricerca di bottino, ma anche per dare la caccia alle galee veneziane di Barberia.