Capo Akra Maleas
Akras Maleas
Con Enrichi
Enrichi viaggiava di conserva lungo la costa est del Peloponneso e si era spinto a sud del golfo Argolico con altri due corsari: il Canbasat ed un rinnegato di origine Cretese, noto come il Barbetta.
Arrivava a Akra Maleas, punta sud-orientale del Peloponneso con cinque fuste, due galee sottili e due barze (la maggiore di 400 botti).
Qui Enrichi avvistava una nave francese e dopo averla bombardata da più parti usando le artigliere prodiere, ne otteneva la resa dopo qualche ora di combattimento.
Ma una volta portati i prigionieri sulla tolda della nave ottomana si scopriva che la galea era veneziana anziché francese.
L'armatore Alvise Zorzi, veniva perciò rilasciato incolume, mentre la galea era rimorchiata fino al vicino porto di Monemvasia.
Nello scontro erano stati uccisi quaranta ottomani mentre fra i veneziani le perdite ammontavano a novanta uomini a cui si sommavano centocinquanta feriti, fra i quali anche il comandante della nave.
Prima di essere congedato l'armatore Zorzi aveva dovuto riconoscere all' Enrichi ed al Canbasat, in segno di amicizia, un vestito scarlatto, un barile di malvasia ed alcune scatole di confetti.