La foce del Guadalquivir
Sanlucar de Barrameda
Con Arouj Barbarossa & Khayr-al-din Barbarossa
Con la primavera del 1506 i fratelli Barbarossa tornavano a scorazzare sulle coste europee tra la foce del fiume Guadalquivir e il golfo del Leone in Francia.
La flotta dei due corsari barbareschi ammontava a dodici vele di cui otto di loro proprietà e quattro appartenenti ad altri capitani corsari che si erano collegati.
Dopo il colpo all'Elba, l'anno 1506 era stato quello della fama per i due corsari le cui imprese erano rimbalzate nei racconti di porto in porto.
Molti avventurieri delle coste settentrionali e orientali del Mediterraneo, oltre a un certo numero di rinnegati cristiani, vedevano con simpatia la loro vita corsara. Furono molti quelli che si misero a imitarli in quegli anni e ben presto il Mediterraneo fu infestato, da un capo all'altro, di compagini di filibustieri provenienti dai porti barbareschi.
Così il tasso delle assicurazioni marittime era diventato proibitivo e gli affari, su certe linee di navigazione, erano praticamente bloccati.
Proprio in questo momento le carriere dei due fratelli, Arouj e Khayr-al-din si sarebbero separate. Mentre, nello stesso periodo, a Biserta in Tunisia, un altro corsaro Ottomano, Kurtog Alì, stava iniziando a dimostrare un'eccelente capacità marinara.