Il sultano Bayezid II, negli ultimi anni di regno
Tunisi
Con Khayr-ad-din Barbarossa
Finita la campagna contro Bougie e Cherchell Khayr-ad-din Barbarossa ritornava a Tunisi dove, oltre a due galee speditegli da Costantinopoli dal sultano, trovava anche il fratello Ishak che aveva lasciato la casa di Mitilene per raggiungerlo.
L'inverno passava ad armare e migliorare le galee per le missioni estive. La scelta della galea non era certo dettata dalla povertà dei mezzi, ma da una precisa scelta strategica: una nave agile su cui manovravano (a differenza delle navi cristiane) solo uomini liberi, abili nel combattimento, feroci e, soprattutto desiderosi di spartirsi il bottino, la coesione che ne scaturiva, in battaglie per lo più condotte all'arma bianca, faceva la differenza.