Cap Carbon chiude il golfo di Bougie a Nord, offrendo un porto naturale
Bougie
Con Arouj Barbarossa
Per otto giorni le navi di Arouj Barbarossa, affiancate da quelle del fratello Khayir-ad-din stazionavano nella grande baia tra Djidjelli e Bougie bombardando ininterrottamente la torre che, fatta costruire da Pedro Navarro, era considerata il principale baluardo difensivo della città.
Una volta che la torre era stata distrutta più di metà dei corsari sbarcavano e piazzavano una mina nei pressi delle mura. L'esplosione provocava una breccia e incoraggiava i corsari a partire all'assalto arrampicandosi sulla scarpata di pietre frantumate. Probabilmente un ulteriore cannoneggiamento avrebbe permesso di aprire un varco più ampio e permettere un assalto più impetuoso, ma Arouj, comandante dal temperamento focoso, non voleva perdere nemmeno un giorno, così ordinava l'assalto.
La risposta degli spagnoli dagli spalti era tanto disciplinata quanto feroce: una fitta pioggia di dardi e palle pioveva sugli assalitori e un colpo di cannone tranciava il braccio sinistro di Arouj all'altezza del gomito. Demoralizzati i turchi perdevano impeto nell'assalto e presto si ritiravano fuori dal tiro degli spagnoli. Il comandante corsaro, portato ferito sulla sua nave, era costretto a ritirarsi verso Tunisi (non vi erano infatti medici sulle navi da guerra).