Orano resta nelle mani spagnole e guarda scivolare via le galee di Arouj
Tabarca, Tunisi
Con Arouj Barbarossa
Durante il viaggio di ritorno da Bougie a Djerba i corsari, pur privi di guida, si impossessavano di una galeotta genovese, che si era imprudentemente allontanata dal resto di un convoglio, per puntare sulla cittadina di Tabarca (che era controllata dal patriziato genovese dei Lomellini).
Una volta stabilitosi a Tunisi Arouj si faceva sostituire l'arto mozzato con una protesi d'argento snodabile: veniva soprannominato perciò Braccio d'argento.