Arouj Barbarossa

Arouj Barbarossa


Maggio 1517
(Rabî Ath-Thânî 923)


Tenes

Con Arouj Barbarossa


Sulla fine del 1516 moriva il re di Tlemcen Bou Sian (Abuter) e Arouj Barbarossa cercava di approfittare dei disordini sorti a seguito della crisi successoria. Trovava come rivale però Amid-el-Abid, re di Ténès, che, sollecitato dagli algerini, gli muoveva guerra attaccandolo alla testa di diecimila mori e di molti arabi del paese, armati per lo più di archi. Per molti algerini i turchi erano più invasivi degli spagnoli stessi che si limitavano a qualche presidio militare sulle coste.
Il Barbarossa lasciava il governo di Algeri al fratello Khayr-ad-din e con mille archibugieri turchi (giannizzeri per lo più di origine albanese), tutti soldati scelti, a cui si aggiungevano i beduini delle tribù dell'interno e cinquecento moriscos (mori fuggiti da Granada). Arouj decideva di muovere incontro al nemico, invece di attenderlo entro le mura di Algeri. Per indole preferiva muovere all'assalto anziché aspettare e così, trovato un guado di un fiume dove appostarsi assaliva e annientava l’esercito tunisino grazie alla capacità dei suoi archibugeri. Ottenuta una schiacciante vittoria inseguiva poi Amid e lo costringeva a fuggire sulla catena del monte Atlante. Infine entrava a Ténès e, dopo aver promesso la sua protezione, si faceva riconoscere re.
Nelle stesse settimane Pedro Navarro allestiva una flotta in Provenza per attaccare i fratelli Barbarossa sulle coste africane. Lasciata Marsiglia con sei o sette navi che non erano in ottime condizioni volgeva verso Genova dove rafforzava la squadra con qualche imbarcazione ligure quindi si portava a Napoli dove attendeva l'arrivo della squadra spagnola.
In quei mesi salivano alle cronache anche un pirata, Giorgio Moro, che operava nelle Cicladi, e un corsaro, che si diceva dotato di grande ingegno: Talaisman Rais.