Paolo Vettori
Piombino, Biserta, Tunisi
Con Kaid Alì
Mentre era in navigazione nell'arcipelago toscano Kaid Alì riceveva la notizia che il comandante della flotta pontificia Paolo Vettori era nelle stesse acque. Il pirata turco decideva così di attuare uno stratagemma e sparpagliare la flottiglia.
Quando due delle sue fuste veninvano avvistate dalla squadra pontificia Paolo Vettori ordinava di gettarsi all'inseguimento forte della sua galea nonché seguito, a breve distanza, da un'altra galea e due brigantini.
Il corsaro però, precedentemente, si era appostato con dieci fuste in imboscata nel canale di Piombino. Quando Kaid Alì ordinava l'attacco riusciva a circondare facilmente l'ammiraglia nemica e le altre tre navi che, cadute nel tranello, venivano sottomesse con facilità.
Paolo Vettori, ferito, veniva condotto prigioniero a Biserta dove veniva curato delle molte ferite. Nel marzo successivo sarà riscattato a Tunisi per seimila ducati da alcuni mercanti veneziani.