Algeri

Con Khayr-ad-din Barbarossa

La situazione che si era creata ad Algeri dopo la disfatta spagnola era tale che i prigionieri erano così numerosi che il Barbarossa, temendo che essi facessero causa comune con la popolazione, decideva di farne massacrare tremila a colpi di scimitarra.
Inizialmente erano risparmiati solo venticinque capitani napoletani di nobile famiglia, ma in un secondo momento, rifiutate le somme che gli venivano proposte dall'imperatore Carlo V per il loro riscatto, il corsaro li faceva giustiziare, ordinando che i loro cadaveri fossero poi gettati in mare.

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La Spagna segnava un'altra sconfitta nella campagna di Barberia: Pedro Navarro assaliva Monastir ma, respinto, si ritirava verso la sua base all'isola di Favignana, nonostante Ugo di Moncada cercasse di fermarlo.
La Barberia, a causa delle guerre, si stava impoverendo perché i mercanti d'oro non portavano più la materia prima attraverso quelle terre per commerciarla.

 

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