Una bombarda
Cefalonia, Durazzo, Skyros
Con Enrichi, Kara Hassan, Kara Tornus
Enrichi, Kara Hassan e Kara Tornus (praticamente tutti i più importanti comandanti Ottomani al servizio del sultano) sbarcavano a Cefalonia per supportare Kamal Alì assediato, dall'8 Novembre, nel castello di San Giorgio a Peratata nella zona sud dell'isola.
Nonostante i rinforzi l'urto dei veneziani condotti da Benedetto Pesaro e supportati dalle truppe pontifice aveva la meglio e il castello cadeva il giorno della vigilia di Natale.
Negli scontri Kara Hassan moriva per un colpo di bombarda.
Enrichi si ritirava nelle acque di Lepanto insieme a Kamal Alì.
Kara Tornus, pazzo di rabbia dopo la morte del fratello, salpava per Durazzo dove metteva insieme una flottiglia di cinque fuste e da qui ripartiva alla volta dell'isola di Skyros, nelle Sporadi, suo luogo di nascita. Approdava a Sarakiniko, nella parte sud dell'isola deciso a sostenere un suo vecchio amico, Zalabi, nella lotta per il controllo dell'isola. Qui veniva attaccato, con dodici fuste dal nemico di Zalabi, un certo Domosli.
Nello scontro Kara Tornus aveva la peggio, le sue navi erano incendiate e doveva riparare sui monti a sud dell'isola.