Cipro nella mappa di Piri Reis del 1513
Cipro, Rodi
Con Moro di Alessandria
Moro di Alessandria si portava quindi, con dieci galee nelle vicinanze di Cipro e si imbatteva, finalmente, nei pressi di Larnaca, nel galeone di Cristoforo Pallavicini. Il nipote del Doria riusciva con un cannoneggiamento preciso ad abbattare l'albero della nave capitana del Moro di Alessandria il quale, dal canto suo, doveva registrare anche l'affondamento di una sua galea. Tuttavia nessuno dei due riusciva a prevalere definitivamente nello scontro e il Pallavicini ripiegava a Capo Salomon, mentre Moro di Alessandria continuava il suo viaggio verso l'isola di Rodi.
A Rodi si trovava anche Kurtog Alì, fratello dell'omonimo corsaro che navigava, insieme al Moro, con dieci galee e tre fuste, i due, provenienti da Naxos, si stavano dirigendo all'appuntamento della flotta ottomana a Modone.
Intanto il Pallavicini, ora che il grosso corsari turchi si era allontanato, si trasferiva prima nei pressi di Limasol, sempre a Cipro, e poi nelle acque di Famagosta dove acquistava sei botti di vino da una nave veneziana. Qui il Pallavicini cedeva alcune prede da lui effettuate a spese di navi ottomane in cambio di un certo quantitativo di polvere da sparo. Le galee veneziane non osavano attaccarlo suggestionate dai racconti della grande potenza di fuoco dal suo galeone.