Lo stendardo dei Barbarossa accanto all'isola di Djerba
Djerba
Con Arouj Barbarossa & Khayr-ad-din Barbarossa
Non pago dei successi di Tripoli e Tunisi, Pedro Navarro, per rendere più sicuro il possesso di Tripoli, si accingeva ad una nuova spedizione contro Djerba.
Lo spagnolo passava in rassegna le sue truppe (circa quindicimila uomini) e, dopo averne lasciati di guarnigione tremila a Tripoli, imbarcava i rimanenti su quindici navi e tre vascelli con destinazione Djerba. La flotta raggiungeva l'isola e sbarcava in una mattinata di un sole cocente. I mori tra i cui comandanti c'erano anche Arouj e Khayr-ad-din Barbarossa, dal canto loro, aspettavano gli spagnoli in un'oasi fitta di pozzi d’acqua. Qui, scattava l'imboscata organizzata dai difensori dell'isola che si rivelerà fatale a molti spagnoli. Sconfitti a Djerba, con il grave dato politico della morte del duca d'Alba Garcia Alvarez de Toledo e di tremila fanti, Pedro Navarro, l'ultimo giorno del mese, a causa di una tempesta si ritirava verso Tripoli dopo soli diciannove giorni di campagna.
Arouj e Khayr-ad-din Barbarossa potevano stabilirsi sull'isola, insieme al fratello, e farne la sua roccaforte.