Il castello del Volterraio all'Isola d'Elba

Il castello del Volterraio all'Isola d'Elba


Maggio 1516
(Rabî Ath-Thânî 922)


Liguria, Civitavecchia, Piombino, Giannutri, Isola d'Elba

Con Kurtog Alì


Nonostante la minaccia della flotta pontificia Kurtog Alì restava nelle acque della Liguria dove si collegava con il Barbarossa. Intanto i genovesi, condotti dall'arcivescovo di Salerno Federico Fregoso, decidevano di affiancare i pontifici nella loro caccia ai corsari barbareschi. A costoro, nonostanto l'ostilità della popolazione genovese che non aveva dimenticato qualche smacco subito dai francesi, si univano anche i cavalieri di Rodi francesi comandati da Bernardino d'Ornesan che navigava con il suo galeone, La Brava ed un brigantino. Insieme al D'Ornesan navigavano Prégeant de Bidoux, con sei galee, ed il Servian con due galeoni e un brigantino.
Kurtog Alì si portava al largo di Civitavecchia con ventisette navi tra cui ventire fuste e quattro galee e poi si volgeva a Nord e navigava nel canale di Piombino, attorno all'isola di Giannutri ed all'isola d'Elba, sempre collegato con la flotta del Barbarossa. Assediava brevemente il castello di quest'ultima località prima di predare una trentina di navi tra il mar Ligure e le isole Eolie. Una parte del bottino andrà a Tunisi tramite Kurtog Alì, un'altra parte andrà a Djedjelli tramite Khayr-ad-din Barbarossa.