Il castello del Volterraio all'Isola d'Elba
Isola d'Elba
Con Khayr-ad-din Barbarossa
Tornata la primavera Khayr-ad-din Barbarossa armava quattordici navi a Tunisi e si collegava con la flotta di Kurtog Alì, forte dello stesso numero di imbarcazioni. I due risalivano il Tirreno, sbarcavano all'isola d'Elba e assediavano per breve tempo il castello.
Dopo essere salpati senza ottenere granché dalla forzatura all'Elba i due corsari continuavano a navigare collegati nel mar Ligure e, quasi senza colpo ferire, conquistavano ben ventotto imbarcazioni a cui se ne aggiungevano dodici prese nel viaggio di ritorno nei pressi delle isole Eolie e cariche di armi, panni e ferro provenienti da Genova e dirette in Sicilia.
Le prede venivano così divise: un parte veniva condotta a Tunisi tramite Kurtog Alì mentre una parte era condotta a Djidjelli tramite il Barbarossa.